Napoli 2 - Parma 1

 



a cura di Gianluca Di Lauro


Una vittoria così porta tanto, tanto entusiasmo nello spogliatoio.
Diciamolo subito i tre punti ottenuti nei minuti di recupero e dopo una brutta prestazione sono benedetti ma immeritati. In parità numerica il Parma aveva giocato una ottima partita, sempre ordinati, sapevano perfettamente cosa fare e come farlo. Un buon possesso palla e delle ottime accelerazioni in verticale che come una lama nel burro affondavano puntualmente la nostra difesa.
Il primo tempo i ducali lo chiudono in vantaggio di una rete e dopo aver colpito due legni nella stessa azione, dieci minuti di gran calcio al Maradona e poi controllo più o meno tranquillo. Del Napoli ricordo solo un paio di conclusioni verso la porta avversaria, il primo dopo pochi minuti, il secondo alla mezz’ora. Nel mezzo tanta confusione, lentezza esasperante, difesa imbarazzante, giocatori che non sono una squadra perché ognuno va da sé e gioco zero come nelle altre uscite.
Nella ripresa le cose cambiano, il Napoli finalmente accelera, finalmente mette sotto pressione la difesa avversaria, ma di conclusioni verso la porta avversaria ne arrivano con il contagocce. Kvaratskelia ha qualità, crea un paio di limpide occasioni che poi spreca, ma gioca da solo e prova tiri anche impossibili. Glia altri del reparto offensivo non sono pervenuti, inutili i numerosi cross verso il centro se non c’è nessuno in area a prenderli di testa.
Al minuto 60, il vate del Salento mette dentro il paracarri belga tanto voluto. Il peso in attacco cambia, si sente e si vede. Anche se non ancora in forma attira su di se almeno un paio di avversari e fa a sportellate in area.
Al minuto 78 l’evento che ti cambia la gara. Aspulsione del portiere avversario, sostituzioni finite, tra i pali va il giovane difensore del porto.
Ma incredibile, per quindici minuti il Napoli in undici contro dieci, con un mezzo portiere avversario, non fa un tiro.
Poi nel recupero, tutti in area, entra anche Simeone, per l’arrembaggio finale in totale confusione. Finalmente una palla dentro pulita per il paracarri, stop e tiro che buca il mezzo portiere avversario. In euforia totale il Napoli insiste cross dal fondo e Anguissa di testa realizza il 2-1 finale.
Ma non è finita perché il Parma mai domo sfiora il pareggio a tempo praticamente scaduto minuto 112, ma Meret, con una difesa al solito ferma ed imbambolata, salva la porta.
Conte avrà tanto, ma tanto da lavorare. La vittoria dà fiducia e porta entusiasmo, ma continuando a giocare così non si può andare avanti. Aspettiamo anche gli innesti dei nuovi a centrocampo, ma questa non è una squadra, non c’è assolutamente equilibrio, non c’è nessuno che esce sul portatore di palla avversario, nessuno aggradisce l’avversario, il pressing è sporadico ed individuale, non abbiamo qualità sugli esterni, perché Neres solo negli ultimi minuti?? In meno di 25 minuti giocati già due assist per lui !
Kvara gioca bene, ma fa tutto da solo, la difesa è un colabrodo e il centrocampo non esiste, troppo lontani i reparti e poco, pochissimo equilibrio.
Voto complessivo di squadra 5,5
Migliore direi Lukaku che alla prima segna un gol importantissimo
Conte voto 5. Io partirei sempre con la formazione migliore, un altro tempo regalato agli avversari e il suo lavoro non si vede ancora.

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