A cura di Gianluca Di Lauro
Passivo troppo pesante per il Napoli, ma onore agli avversari che si sono dimostrati più forti.
Oggi probabilmente c’è stato il passaggio virtuale del tricolore.
Le gare spesso si risolvono per degli episodi e anche stasera gli episodi hanno fatto la differenza.
Palo di Politano, rete di Chalanoglu viziata da fallo su Lobotka, miracolo di Sommer su Kvaratskelia e possibile rigore a favore, capovolgimento di fronte e rete di Barella.
Nel primo tempo, per certi momenti ho rivisto il Napoli della passata stagione in avanti, l’Inter è stata messa alle corde e sembrava vacillare. I dolori sono dietro, la fase difensiva non mi è piaciuta, troppa distanza tra le linee, sempre in inferiorità numerica, all’inizio sulla nostra sinistra eravamo sempre uno in meno, inoltre in fase di uscita perdiamo sempre troppi palloni perché vogliamo uscire sempre palla al piede senza mai lanciare su Osimhen, ancora palesemente fuori condizione.
Non meritavano di stare sotto di una rete all’intervallo. Siamo poi ripartiti anche bene nella ripresa ma ancora gli episodi, gli errori in uscita, i rimpalli casuali ci hanno penalizzato.
Anche stavolta come contro il Real il Napoli è durato mezz’ora. Condizione fisica pessima, non so davvero cosa abbiano combinato prima con il francese in panca.
Il tre a zero la ciliegina sulla torta, con errori generali.
Sono per natura fiducioso, ho visto cose buone e cose pessime, ho rivisto uno spirito di squadra importante ma vedo anche tanti giocatori fuori forma e fisicamente a terra.
Capito definitivamente il reale obiettivo della stagione, dovremo sudare le famose sette camicie per conquistare il quarto posto.
Positivi Ostigard, Politano ed Elmas, negativi Osimhen, Kvaratskelia, Lobotka. Sufficienza per gli altri.
Ps non ho capito il cambio per Raspadori, avrei messo dentro Simeone.
Ps nel finale abbiamo visto una difesa a tre, penso che dopo la gara contro la Juventus la rivedremo spesso.
Forza Napoli
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