a cura di Gianluca Di Lauro
Il ciclo terribile delle 4 partite di seguito con le big si chiude con la terza sconfitta. Delle tre questa forse è la meno meritata perché il Napoli se l’è giocata e fino alla fine è stata in partita.
Difronte due squadre che giocano in maniera diametralmente opposta. Il Napoli che prova a costruire con manovre avvolgenti e che fa del possesso palla un mantra, e la Juventus che mira a non far giocare gli avversari con due linee ravvicinate e molto chiuse tanto che entrare centralmente è quasi impossibile, e che riparte in contropiede.
Anche stavolta, come capita spesso, gli episodi hanno determinato il risultato, e c’è da dire che quest’anno il Napoli non è neppure particolarmente fortunato.
Parte bene il Napoli dopo pochi minuti il portiere bianconero salva sulla linea un cross sbagliato, poi Politano con una azione personale fa la barba al palo. La Juve risponde con due pericolose giocate di Chiesa che spaventano non poco la retroguardia partenopea. Poi da una azione in contropiede il Napoli si divora un gol con Kvaratskelia servito da Osimhen al bacio. Possesso palla e almeno 4 azioni pericolose per il Napoli, ripartenze veloci con 2 azioni pericolose e chiusura ermetica degli spazi per la Juventus.
La ripresa inizia con un palo clamoroso della Juve ma in fuorigioco e poi con la rete di Gatti di testa su cross dalla fascia che sorprende la difesa schierata tre contro tre in area.
Dopo la rete subita il Napoli non si disunisce, non si getta a capofitto, ma riprova a costruire partendo da Lobotka. Contro una squadra così chiusa ci sarebbe voluto un carro armato che sfondasse centralmente, ma nella rosa del Napoli non c’è, così come non c’è nessuno che provi a tirare da fuori. Mazzarri mette dentro Elmas e Raspadori proprio per tentare la soluzione da fuori, ma non c’è stata nessuna possibilità.
Ha vinto la squadra più cinica, quella più esperta, quella che ti fa giocare e poi ti punisce e che una volta in vantaggio non la riprendi più perché ha un atteggiamento difensivo importante.
Partita sufficiente del Napoli che avrebbe meritato di più, ma chi sbaglia paga ed in questo momento il Napoli paga sempre ogni errore.
Sufficienza stiracchiata generale a quasi tutta la squadra con eccezione del georgiano che non può sbagliare un gol così ed è dunque il peggiore in campo, non sufficienti neppure Rahmani e Zielinsky. Interessante la soluzione Jesus centrale e Natan a sinistra in attesa del rientro di Rui, fondamentale per la squadra e per il georgiano.
Attenzione al quarto posto che non sarà facile da conquistare, anche se io resto ottimista.
Forza Napoli
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