... ci dobbiamo credere?
A cura di Sergio Ciaravolo
Il presidente arriva in sala stampa e si accolla tutta la responsabilità della debacle azzurra di questo stagione.
Le sue parole sono chiare e precise. Resta un enorme grande dubbio: dobbiamo crederci oppure sta recitando sperando nella clemenza del popolo napoletano?
Resto molto scettico. È molto difficile credere al presidente, ma per amore della maglia, voglio dare credito a De Laurentiis (e che Dio ce la mandi buona!).
Queste le parole del presidente:
"Chiedo scusa ai napoletani, tutta la colpa di ciò che è accaduto è mia, della posizione in cui siamo in classifica. La verità, però, è tra le pieghe. Appena torneremo dalla Supercoppa ci rivedremo, a Palazzo Petrucci, ceneremo insieme e vi racconterò il mio punto di vista. Avete pagine da riempire, radio dove raccontare e televisioni dove ci sono dei grandi esperti: ognuno deve dire la propria ma è bene tutelare anche il tifoso che deve conoscere la verità, che conosce dall'interno solo chi conosce le varie situazioni. Devo pregare Gravina e Rocchi di dare un senso di equità e spettacolarità al calcio italiano: se invece di vedere partite di calcio vediamo delle partite di rugby, interrotte in continuità, non è calcio. Mazzarri e Palladino espulsi non è calcio. Utilizzare i cartellini così non va bene. Viene a mancare il principio di equità. A furia di correre, evidentemente, manca l'ossigeno al cervello. Forse gli arbitri corrono troppo e vedono i fantasmi. Buon anno".
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