Napoli - Real Madrid 2 - 3

 



a cura di Gianluca Di Lauro



Peccato……
Prestazione incoraggiante contro una grandissima squadra. Il pareggio sarebbe stato il risultato più giusto secondo me, ma una sconfitta non preclude assolutamente il passaggio al turno successivo.
Le partite da vincere sono quelle in casa contro Braga e Union Berlino, sperando di fare almeno un punto in Germania.
Il Napoli ha sentito la pressione dell’ambiente ed ha inizialmente subito la qualità degli avversari. Il loro trequartista dava molto fastidio tra le linee, quando tornava indietro lasciava spazi in cui entravano gli altri attaccanti o centrocampisti creando sempre enormi difficoltà al nostro reparto difensivo, mi davano la sensazione di poter entrare come e quando volevano.
Poi quello che non ti aspetti, angolo a favore del Napoli e dopo una carambola sulla traversa Ostigard di testa porta in vantaggio in Napoli.
La partita cambia. I partenopei ora sembrano padroni del campo, il Real sembra aver smarrito la propria verve e sembra in difficoltà.
Poi secondo evento inaspettato. Di Lorenzo sbaglia un passaggio ai limiti della nostra area di rigore, palla sanguinosa e pareggio inevitabile.
Non si possono regalare queste occasioni a questi giocatori. Suicidio.
L’inerzia della gara cambia di nuovo, il Real subito ne approfitta e con una azione personale partita da centrocampo, senza che nessuno lo butti giù, cosa già vista in passato tante volte, Bellingham porta in vantaggio il Real.
Napoli in confusione per almeno dieci minuti, solo nel finale di primo tempo abbiamo due buone opportunità con Osimhen, unica occasione per lui, e Zielinsky per pareggiare. La ripresa inizia in maniera diversa, il Napoli è arrembante, staziona sempre nella metà campo avversaria, concedendo sì qualche ripartenza agli avversari, ma tenendoli costantemente sotto pressione.
Osimhen, unica cosa buona di una prestazione non esaltante, si procura un rigore dopo pochi minuti e Zielinsky, freddo dal dischetto, realizza il gol del pareggio.
Ora il Napoli da l’impressione di poterla vincere, il Real sotto pressione non esce più. sono numerose le occasioni con Kvaratskelia, Zielinsky, Anguissa. Poi il Napoli si placa, Ancelotti mette dentro Modric, mentre Garcia prova a vincerla inserendo Raspadori, e la gara cambia di nuovo. Il Real riprende il controllo del centrocampo e riprende a tessere la propria tela. Il gol del definitivo vantaggio avviene con un bolide da fuori di Valverde che Meret non riesce a deviare sopra la traversa.
Nei minuti finali il Napoli ci riprova con un assalto finale ma il Real tiene, concedendo poco.
Ho visto cose buone soprattutto nella ripresa, per almeno mezz’ora ho visto un grande Napoli, padrone del centrocampo, con pressing alto e pressione continua, ma ho anche visto cose meno buone nel primo tempo dove invece le linee di difesa e centrocampo erano sempre troppo distanti ed in cui gli avversari entravano come nel burro, senza una pressione efficace.
Mi è piaciuto molto Natan, che ha le doti di leader difensivo, bene Zielinsky e Lobotka finché hanno avuto benzina, bene anche Olivera e Kvara sulla sinistra.
Sotto la sufficienza invece Meret che sui gol nulla poteva forse, ma non appare mai sicuro tra i pali, capitan di Lorenzo per il primo gol spagnolo che si porta sulla coscienza e Osimhen che, seppur marcato sempre da due uomini, quando ha avuto palle giocabili, ha sempre cercato la giocata personale piuttosto che scambiare con i compagni.
Comunque sono sempre più ottimista
Forza Napoli



foto da pagina ufficiale FB del calcio Napoli

Commenti