a cura di Gianluca di Lauro
Lezioni di tattica al Maradona……
Italiano, buon tecnico, inseguito anche in estate dal Napoli da una lezione di tattica a Garcia, che non riesce a leggere la partita, effettua cambi a dir poco strani, e crea tanta confusione nei suoi giocatori nonché nello spogliatoio.
Mi spiego meglio.
I Viola partono benissimo e vengono qui allo stadio napoletano a giocare come avremmo dovuto fare noi. Cioè pressing alto e giro palla per poi consentire ai trequartisti di entrare tra le linee. Il Napoli facilita questa impostazione di gioco partendo dal basso sempre, come faceva in maniera sciagurata Gattuso.
In questo modo, si porta dentro la propria area molti avversari, quando riesce a far transitare palla a centrocampo se ne libera velocemente e lascia sempre solo Osimhen in avanti senza dare possibilità agli altri di salire.
I Viola trovano il gol dopo soli 7 minuti, Meret mi pare non esente da colpe, prima c’erano state una occasione a testa, e tengono palla agevolmente per almeno 25 minuti. Anguissa, che non ne ha ed allora si fa male, Garcia mette Raspadori, squilibrando una squadra già in difficoltà, ma finalmente il Napoli inizia a giocare e crea qualche buona opportunità. Il gol arriva solo su rigore per una ingenuità difensiva Viola.
Inizio ripresa ed ancora la dea bendata è dalla nostra parte, palo dei Viola dopo una ennesima palla persa in uscita e dopo un errore da campo di oratorio. Successivamente clamorosa palla gol per Osimhen che si divora il vantaggio.
Garcia torna al centrocampo a tre, fuori Politano e dentro Cajuste.
Ma il Napoli continua a partire da dietro, continua a perdere palle in uscita e i Viola sono sempre padroni del centrocampo, senza una difesa alta che li aggredisca. I Viola entrano come e quando vogliono come una lama nel burro.
Poi la inevitabile rete del vantaggio toscano e a quel punto Garcia da il meglio di se, con dei cambi a dir poco incomprensibili che fanno solo confusione. Si passa ad un 4-2-4 con Gaetano e cajuste centrali, fuori Lobotka e Osimhen, dentro Simeone e Lindstrom sempre più oggetto misterioso. L’unica cosa buona è stata aver messo Kvaratskelia a destra però secondo me tardivamente, mentre Raspadori non ha un ruolo.
E pensare che qualche occasione l’abbiamo pure creata, ma nessuno tira, vogliono entrare tutti col pallone in porta.
Osimhen non tiene più una palla, non gli riesce neppure più un controllo, pazzesca la sua involuzione tecnica.
La rete del 1-3 al minuto 92 una semplice formalità
Unico sufficiente per me Natan.
Male un po’ tutti, Meret, Ostigard pessimo, male Anguissa, male Kvaratskelia, pessimo Osimhen. Peggiore del Napoli il tecnico francese.
Lasciamo tutto il tempo necessario a Garcia per fare le valigie ……
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