a cura di Gianluca Di Lauro
Partita tosta, tostissima.
Psicologicamente una di quelle partite che ti può fare solamente male. Sei obbligato a vincere , dunque hai solo da perdere, vieni da una grande impresa a Bergamo e hai tanta stanchezza nelle gambe.
Spalletti mischia un po’ le carte giustamente, qualcuno aveva bisogno di rifiatare, e mette in campo una formazione che nel primo tempo controlla agevolmente la partita e l’avversario senza però mai affondare il colpo. Il giro palla però è lento, non c’è nessuno che provi a saltare l’uomo, l’Empoli controlla agevolmente coprendo bene tutto il campo e andando sui portatori di palla che non hanno soluzioni se non vicino a loro. Solo negli ultimi dieci minuti il Napoli prova ad accelerare e nascono due buone, anzi ottime occasioni per Raspadori che però non finalizza.
Nella ripresa cambiano le cose, il Napoli accelera, è costretto a farlo, se continua così non ne verrà mai a capo di questa partita. Le occasioni cominciano a diventare parecchie ma sia per imprecisione sia per qualche errore di troppo la barricata della formazione Toscana, che per inciso non ha mai superato la metà campo, regge.
Ci vogliono forze fresche ma soprattutto qualcuno che salti l’uomo. Il mister si rende immediatamente conto della situazione e dentro quindi contemporaneamente Zielinsky, Lozano ed Elmas.
La svolta al match la da proprio la panchina, la vera forza in questo momento della nostra squadra.
Osimhen si conquista un rigore, a me parso generoso ma non me ne frega nulla, in maniera furba. Come indemoniato va a pressare in area di rigore un avversario, lo anticipa sul pallone e viene toccato. Sulla intensità non ci giurerei, ma sul tocco non c’è dubbio. Lozano dal dischetto, rete con Vicario che intercetta ma non trattiene. Ancora Lozano pochi minuti dopo fa ammonire per la seconda volta Luperto, un ex, Empoli in dieci, gara chiusa.
C’è ancora il tempo per vedere il raddoppio di Zielinsky dopo una sgroppata del messicano sulla destra che mette al centro, e al minuto 93 la prima parata, difficile di Meret.
Vittoria difficilissima contro una squadra che ha pensato solo a difendersi in dieci dietro la palla e che non ha concesso spazi come previsto, d’altronde se lasci spazi a questo Napoli, in questo momento, rischi di prendere una imbarcata.
La vittoria viene da uomini entrati dalla panchina, la nostra vera forza, che hanno svoltato la gara. Decima vittoria consecutiva in campionato, Milan secondo a otto punti di distacco, miglior attacco, miglior differenza reti, cosa si vuole di più?
Ora ultima partita sabato contro l’Udinese, ottima squadra che sta facendo molto bene, non sarà una passeggiata, e poi due mesi di pausa. A gennaio partirà un altro campionato e chiudere questa prima fase con almeno otto punti di vantaggio sarebbe straordinario.
Ieri tutti sulla sufficienza, ma Lozano e Osimhen meritano gli onori della cronaca.
Forza Napoli
foto copertina da pagina FB della SSC Napoli
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