a cura di Gianluca Di Lauro
Vittoria in terra scozzese targata personalità.
Giocare su questi campi non è mai facile sia per il fattore ambientale sia perché spesso queste squadre la mettono sulla fisicità.
Onestamente mi aspettavo qualche cambio rispetto alla squadra base in difesa, davanti già c’erano Politano e Simeone al posto di Lozano è Osimhen.
Iniziò choc, nel primo minuto errore di Kim che si perde l’uomo a due metri da Meret ma per fortuna gli va bene e dopo pochi secondi errore di Rahmani che rischia nell’area piccola.
Subito dopo Zielinsky sfiora il gol, palo esterno.
Nel primo tempo c’è equilibrio, ma il Napoli gioca tranquillo e con grande personalità subendo solo un paio di tiri in porta, mentre comincia a macinare gioco a centrocampo con un grande Anguissa, con la regia sapiente di Lobotka e con le giocate di Zielinsky.
Proprio su una di questa giocate ad inizio ripresa Simeone si invola verso la rete avversaria e si guadagna un rigore e espulsione del difensore.
Zielinsky migliore in campo fino ad allora riesce a sbagliare ben due rigori consecutivi, il primo era stato fatto ripetere perché il portiere si era mosso prima.
Il Napoli non si scompone, insistendo in avanti e si conquista un nuovo rigore. Stavolta Politano non sbaglia.
Nella ripresa anche grazie ad vantaggio numerico, il Napoli non soffre mai, anzi da sempre l’impressione di poterla chiudere. Difatti grazie ai nuovi entrati trova altre due reti nel finale con Raspadori e Ndombele.
Importantissimi questi ultimi gol perché realizzati da giocatori che ne avevano assolutamente bisogno per ottenere fiducia ed autostima.
Prestazione maiuscola di tutta la squadra.
Davanti fanno paura, ma la gara l’abbiamo vinta a centrocampo.
Forza Napoli
foto da pagina FB calcio Napoli
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