Ottima farsa teatrale “i miserabili” interpretata magistralmente dalla SSC Napoli

 🖌 𝕊𝕖𝕣𝕘𝕚𝕠 ℂ𝕚𝕒𝕣𝕒𝕧𝕠𝕝𝕠

A due giornate dal termine del campionato, gli interpreti della farsa teatrale “i miserabili”, stanno cercando in tutti i modi di imbonirci la pillola della enorme presa in giro che noi napoletani siamo stati costretti a subire. In poche parole si stanno sforzando di farci credere che il risultato Champions è un gran risultato. 

Riporto alcune dichiarazioni esaustive.

Spalletti: "Voglio dare merito ai ragazzi per aver dispuato una grande stagione".

Lo staff tecnico azzurro in conferenza stampa (non ricordo di averlo mai sentito o letto): soddisfatti per aver centrato la Champions.

Lobotka: felici per l’obiettivo Champions, daremo tutto per conquistare lo scudetto il prossimo anno.

Fabian Ruiz: vittoria che volevamo con forza, mettiamo le basi per vincere l’anno prossimo..

Di Lorenzo: ci spiace non lottare fino in fondo per lo scudetto, ma la stagione è comunque positiva. 

Insomma un susseguirsi di dichiarazioni che assolutamente non soddisfano i napoletani. Queste dichiarazioni ci fanno capire che si sentono in colpa per come si sono comportati nei nostri confronti, ed hanno la coscienza sporca!!! Si, hanno la coscienza sporca!!! È una espressione molto forte, ma ritengo di poter affermare in maniera oggettiva, che hanno la coscienza sporca. Lo sportivo vero quando nella propria attività di atleta, ci mette il massimo impegno, e l’avversario è più forte sul campo (e giustamente vince), non ha ragione di scusarsi. Noi napoletani sappiamo riconoscere il valore sportivo in campo, sia che si tratti di una sconfitta e sia che si tratti di una vittoria. 

Per concludere la farsa de “I Miserabili”, è stata interpretata magistralmente da tutti.

Significato della parola “Miserabile” dall’enciclopedia Treccani (giusto per capirci meglio): degno di essere commisurato per la sua triste sorte, per la sua infelicita’- che suscita pietà per le condizioni di povertà, di rovina, di squallore, di desolazione materiale o spirituale in cui si trova.