Qualificazioni mondiali: ESTONIA - ITALIA 1 - 3

Italia - Estonia, vittoria amara: di calcio se n’è visto poco




Stasera abbiamo assistito a una partita di calcio, ma di calcio – a essere sinceri – se n’è visto ben poco. La nazionale italiana continua a trasmettere una sensazione di mediocrità che si tocca con mano, e purtroppo questa mediocrità riguarda anche i singoli interpreti in campo.


I commentatori televisivi hanno esaltato la prestazione degli Azzurri, ma francamente c’è poco da essere felici. Si tenta in tutti i modi di autoconvincersi che le cose vadano bene, che la squadra sia sulla strada giusta. Io, invece, nutro più di qualche dubbio.


Il gioco di squadra è apparso assente. Ringhio Gattuso sembra puntare tutto sulla “foga” agonistica, quella stessa che lo contraddistingueva quando era in campo da giocatore. Ma non basta l’agonismo: serve anche un’anima, un’identità tattica, uno schema riconoscibile.


Sì, l’Italia ha vinto. Ma, lo ripeto, c’è poco da sorridere.

Ci si dimentica che di fronte c’era l’Estonia, una nazionale piazzata al 126º posto del ranking FIFA, mentre l’Italia occupa il decimo (ancora non si capisce bene perché).


Eppure, onore agli estoni: hanno difeso con ordine, non hanno concesso spazi, hanno corso per novanta minuti, hanno pressato alto e ci hanno spesso messo in difficoltà nelle uscite dal basso. Ci hanno creduto fino alla fine. A tradirli è stata, più che altro, la differenza di esperienza e di qualità individuale rispetto a chi gioca nei principali campionati europei.


E la nostra nazionale? Difficile immaginare fin dove possa arrivare.

Proviamo a vedere il bicchiere mezzo pieno, come suggeriscono i commentatori TV, e a conservare questa vittoria nella speranza di una qualificazione mondiale che ci manca ormai da troppo tempo.


A Maronna c’accumpagna!



Commenti

Posta un commento